Newwave Media srl

Buenos Aires in Argentina: cosa vedere di giorno e di notte

“La storia di Buenos Aires sta scritta nel suo elenco telefonico.” B. Chatwin

Baires, così la chiamano, è una metropoli seducente, confusionaria, emotiva e romantica. Prendete un bicchiere, mettere dentro molta architettura coloniale, parecchia influenza europea, aggiungete piccoli ed autentici bar locali, qualche mercato delle pulci, un po’ di folklore sud americano, mescolate il tutto ed ecco a voi Buenos Aires.
Pare che Buenos Aires abbia negli ultimi anni, complice forse la crisi, perso un po’ del suo fascino particolare. Ciò nonostante, trascorrere un paio di giorni a Buenos Aires di certo non vi deluderà.

Quartiere di El Caminito

 

Cosa vedere di giorno a Buenos Aires

1. Quartiere Microcentro:

Certamente, una visita a questo quartiere è doverosa e ciò, non tanto per il suo fascino, quanto piuttosto per la storia che rievoca.

Plaza de Mayo, una piazza che non vi toglierà il fiato, rappresenta comunque un luogo centrale per la storia di questo grande Stato; è infatti proprio qui che Evita Peron teneva i suoi discorsi appassionati, è qui che le madri piangevano i loro figli scomparsi durante la dittatura (i desaparecidos) ed è qui che sono scoppiati i molteplici colpi di stato che hanno scadenzato la storia del Paese.  Plaza de Mayo,  intorno a cui sorgono alcuni importanti edifici di Buenos Aires, come la Casa Rosada (sede del potere esecutivo, se volete visitarla, prenotate con largo anticipo) ed il Cabildo Historico, è quindi un buon punto di partenza per visitare la città.
Da Plaza de Mayo, poi, potete proseguire verso Avenida de Mayo fino a giungere al:

2. Quartiere Congreso:

Un quartiere che, onestamente, non è nulla di che ma che merita une breve tappa per il Teatro Còlon il quale, grazie alla sua acustica eccellente (si dice paragonabile a quella del Teatro la Scala”) ha contribuito a innalzare Buenos Aires a capitale culturale del Sud America nel periodo della bel époque. Vicino, anche un obelisco alto 67 metri eretto nel 1936.

3. Quartiere di San Telmo:

Certamente rimasto ancora uno dei più autentici di Buenos Aires, questo barrio (quartiere) gode di un’atmosfera scanzonata e vale certamente la visita. Originariamente un ricco quartiere alla moda, sul finire del XIX secolo fu vittima di una terribile epidemia di febbre gialla che portò i suoi residenti facoltosi ad abbandonarlo. Rimangono quindi i vecchi edifici coloniali a ricordare i bei tempi passati rallegrati dalle esibizioni da stravaganti ballerini di tango.
Nel passeggiare tra le sue strade acciottolate, fermatevi al piacevole mercado de San Telmo, in ferro battuto, dove potrete anche pranzare. Se capitate a Buenos Aires di domenica, vale la pena visitare questo quartiere di domenica per la presenza del disordinato mercato delle pulci che si tiene in Plaza Dorego.

Qui, se vorrete (io ho preferito visitare la città), si trova anche il MAMBA, ossia il Museo di Arte Moderna.

4. Quartiere La Boca e el Caminito: 

Emblema di Buenos Aires, rappresenta una tappa sicuramente imperdibile. Quartiere di origine molto popolare, era originariamente abitato da poveri immigrati. Si dice che gli operari, dopo aver pitturato le chiatte, riversassero i colori residui sulle lamiere delle case…da qui….la presenza di tanti edifici colorati.
La sua più celebre via è El Caminito: una coloratissima via che però, ahimé, ora ha perso la sua autenticità per trasformarsi in una trappola per turisti dove troverete solo negozi di souvenir ed artisti più o meno improvvisati.
Se proseguite lungo la via del Caminito capiterete davanti allo stadio di calcio chiamato: “la bombonera” per la sua particolare forma. Dall’altro versante de El Caminito si trova un breve (ed anch’esso colorato) tratto pedonale.
Entrando in una porticina, si trova il minuto museo delle cere…non aspettatevi niente di simile a quello di Madame Tussauds a Londra.

Attenzione!!!! Non addentratevi al di fuori delle vie turistiche e, soprattutto, non oltrepassate il rio Riachuelo se non volete imbattervi in un territorio malfamato e pericoloso.

5. Quartiere de la Recoleta:

E’ un po’ il quartiere latino di Baires, anche se purtroppo è diventato nel tempo molto turistico.
Vale la pena? Secondo me non troppo.
Il quartiere de la Recoleta è conosciuto soprattutto per il suo famoso cimitero de la Recoleta (corrispettivo argentino al Père Lachaise parigino) e per il Museo Nazionale delle Belle Arti. Non posso negare che il cimitero sia, idealmente, interessante per la presenza di “suoi ospiti” celebri… però io fatico a concepire il fascino della visita ad un cimitero, per lo più in presenza di centinaia di altri turisti.

Cosa fare di sera a Buenos Aires 

Il cuore di Buenos Aires, con i suoi spettacoli di tango e non solo, batte forte anche la notte.

1. Spettacoli di Tango e Milongas:

Vi è una premessa da fare: gli spettacoli di tango, ossia quelli che verosimilmente vi verranno proposti devono essere tenuti distinti dalle “milongas”. Se queste ultime sono i veri eventi in cui i ballerini di tango, immersi in un’atmosfera autentica, danno prova delle loro capacità, gli spettacoli di tango sono …..spettacoli, preparati e rivolti prettamente ai turisti.
Ciò nonostante, se ne avete occasione, prenotate uno spettacolo di tango. La scelta è molto ampia e sarà impossibile non trovarne una adatta alle vostre esigenze. Lo spettacolo, generalmente un alternarsi di varie coppie di ballerini accompagnati da un’orchestra, dura circa 1h e 30 a cui, su richiesta, si può abbinare la cena.

Dove vedere uno spettacolo di tango a Buenos Aires:

Il più celebre posto dove vedere uno spettacolo di tango è probabilmente il:

  • Café de los Angelitos“.

Altri sono:

  • la Ventana”: situato in un vecchio edificio di San Telmo.
  • Piazzolla Tango”: dalla famosa musica di Astor Piazzola, un suonatore di bandonéon che rivoluzionò la musica del tango, unendovi elementi di jazz e di musica classica.
  • El Viejo Almacén”: uno degli spettacoli da più tempo in scena a Buenos Aires.
  • Cafè Tortoni”: celebre e storico caffè, molto turistico.

Dopo molte indecisioni, ho optato per lo spettacolo al Cafè de los Angelitos: per carità, turistico, ma molto piacevole.

Per maggiori info sulle milongas o www.hoy-milonga.com

Tour privato (non provato):  www.narrativetangotours.com

2. In alternativa allo spettacolo di tango:

Se non desiderate trascorrere la serata a guardare il tango o se lo avete già fatto, potreste anche passare una gradevole serata passeggiando per il quartiere e cenando presso uno dei succulenti ristoranti argentini (sia di carne che di pesce) affacciati sul lungofiume di Puerto Madero, il nuovo ed alla moda quartiere Baires con il suo ponte realizzato dall’architetto Santiago Calatrava (Puente de la Mujer -ponte della donna), oppure a Palermo, Soho ed Holliwood.


Cosa fare nei dintorni  di Buenos Aires

Se disponete di una giornata a disposizione e vi incuriosisce vedere qualcosa di “diverso” e fuori dagli schemi, vi consiglio due opzioni:

  • Uruguay – Colonia del Sacramento:

Avete capito bene….Uruguay…questo piccolo paese si trova ad un’oretta di traghetto da Buenos Aires!

  • Navigazione sul fiume Tigre:

Alla confluenza del Rio Paranà con il Mar del Plata, si dispiega un immenso delta, dove i serpeggianti canali creano un labirinto incredibile di isole e penisole; in questo mondo acquatico immerso in una natura rigogliosa di immensi alberi che ombreggiano le sue rive, ci si sposta solo navigando con barche e battellini di ogni genere e tipo.

Come e quando andarci: La maniera più semplice é un gradevole trenino che parte dalla stazione di Retiro-Mitra ed in 50 minuti circa compie il tragitto di 30 km. Altra opzione, meno comoda ma più pittoresca é il Tren de la Costa che parte dalla stazione più lontana di Olives attraversando gradevoli paesaggi (potete prendere il primo treno, scendere a Maipù e da lì imbarcarvi sul Tren de la Costa).
Evitate se potete di fare questa gita durante il weekend, quando gli abitanti di Buenos Aires vi si recano numerosi.

Perché andarci: é la patria di tutti gli sport acquatici ed i suoi graziosi e tranquilli sentieri collegati da ponti invitano a piacevoli e silenziosi giri in bicicletta. Molti sono gli operatori turistici che offrono vari tipi di attività e di noleggio.

Curiosità: il nome Tigre é dovuto ad un felino endemico, il giaguaro, che popola queste zone. Il color aranciato dell’acqua é dovuto ai minerali di ferro che i numerosi torrenti dell’entroterra sudamericano riversano nel Mar de Plata.

Visitando questo sito, acconsenti all'uso di cookie per fini comprendenti la pubblicità e l'analisi. Informazioni OK