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I borghi dei colli Euganei: cosa vedere a Monselice

Dove andare e cosa vedere sui Colli Euganei

Immersi nella campagna padovana in Veneto, i famosi Colli Euganei vi sembreranno come delle piccole isolette che spuntano nella infinita distesa della Pianura Padana. Tra questi colli, già suggestivi di per sé, si nascondono alcuni piccoli gioielli da scoprire: Monselice e la sua rocca, Arqua Petrarca: la città del poeta, Montagnana e le sue mura, Abano con le su terme…avrete davvero l’imbarazzo della scelta!

Ecco quindi le cose più belle da vedere a Monselice:

L’origine del nome Monselice

Il nome Monselice evoca, almeno a me, queste due parole: Monte + Selice.
In realtà l’origine del nome è controversa: alcuni dicono che la denominazione provenga da “mons elicis” dalla forte presenza di un particolare tipo di albero sul territorio. ?
Secondo altri invece (ed a me pare la teoria più avvincente) il nome Monselice deriva da “mons silicis”, monte del silicio. Infatti, Monselice è famosa per le sue vicine miniere di silicio…. un giacimento un tempo importantissimo perché dicono sia l’unico (o comunque uno dei pochi) di trachite pura, un materiale prezioso perché molto resistente agli agenti marini….pensate quanto questo materiale è stato fondamentale per lastricare Venezia, trattandosi appunto di un materiale resistente all’acqua…
Purtroppo o per fortuna ora gran parte di questa estrazione è stata sospesa perché stava franando l’intero colle di Monselice.

Monselice e la sua Rocca: cosa vedere

A prescindere dall’origine del nome, ecco quindi cosa non perdere:?

1) Il Santuario delle Sette Chiese di Monselice

Questo breve sentiero selciato parte proprio dal centro di Monselice per salire fino ad un bellissimo punto panoramico. Il percorso, della durata di circa 10-15 minuti ha una salita costante e graduale e non richiede particolari prestazioni fisiche.
Passeggiando sulle strade porticate della cittadina, arrivati alla Chiesa San Paolo di Monselice, girate a destra sulla strada acciottolata che parte in salita; superate poi il Castello di Monselice (detto anche Rocca) e proseguite sempre sulla stessa strada, fermandovi ad ammirare le viste panoramiche; dopo circa 5-10 minuti arriverete alla bella Chiesa di Pieve di Santa Giustina, antico Duomo di Monselice e che, nel 1256 sostituì la prima chiesa dedicata al Martire.

Superata la Chiesa, passerete sotto un antico arco che si apre ad un punto panoramico, da cui si gode di una bella vista su Monselice. Ancora oltre, arriverete ad una vera e propria Porta (Porta Romana) che da finalmente inizio al vero percorso delle sette chiese.

Incredibile che, in una piccola cittadina della Padania, potreste ottenere l‘Indulgenza Plenaria con una breve passeggiata…eh si perché nel 1.700 la famiglia Duodo ottenne il privilegio di costruire sui sui terreni un breve percorso che permettesse la remissione dei peccati a chiunque lo percorresse. ??

Questo santuario giubilare, progettato da tal architetto Scamozzi  sul finire del ‘500 e su commissione dei conti Duodo, è formato da 6 cappelle allineate lungo il colle, e da una settima chiesa, San Giorgio che, oltre a custodire le relique di 28 martiri cristiani, idealmente conclude il percorso sulla parte piana dove si trova la villa appunto Duodo. Queste minuscole cappelle ospitano sei tele di Palma il Giovane (1548-1628) che raffigurano ciascuno le rispettive basiliche romane corrispondenti alle singole cappelle.

Qui potrete godere della bella vista.
Dal lato opposto del Palazzo si trova la bella e ripida scalinata del 1540 circa (l’esedra dedicata a S. Francesco Saverio), su cui vegliano le statue delle quattro stagioni.
Per scendere, potete percorrere sia la stessa strada, sia prendere una delle stradine laterali alberate che scendono verso il centro.

2) La Rocca Castello Cini di Monselice

Quando uno sente la parola “rocca” si aspetta sempre di visitare qualcosa che si trova sul cocuzzolo di una montagna (o per lo meno di una collina); la mia idea era anche rafforzata dal fatto che Monselice, si trova proprio nei pressi di una rocca….errore….il Castello sorge proprio in centro città, sulla strada delle sette chiesette per l’appunto.

Via di accesso al Castello Cini

Fatta questa premessa, giusto per non illudervi, la visita al Castello è stata interessantissima. Non sono un’amante delle visite guidate né dei musei ma credo che senza qualche informazione non avrei apprezzato altrettanto bene il giro.
Due parole di storia: Il Castello di Monselice è una specie di vecchia residenza adibita a museo e costituito fondamentalmente da quattro nuclei: nato come casa romanica (XI secolo), poi Castelletto (XII secolo), poi Torre Ezzelina (XIII secolo) ed infine dimora signorile quando nel 1405, con l’espansione della Repubblica Veneziana della Serenissima, il complesso venne acquistato dalla famiglia aristocratica, appunto, veneziana Cà Marcello che gli diede l’omonimo nome (Cà Marcello).  Con il declino di Venezia la proprietà passò per mano di diverse famiglie tra cui i Girardi-Cini. Da quel momento, il Castello iniziò a perdere sempre più valore fino ad essere utilizzato dal Regio Esercito Italiano durante la Prima Guerra Mondiale per scopi militari, periodo in cui venne saccheggiato di molti dei suoi tesori.

La visita si apre con una sala medievale delle armi (armeria ) dove potrete ammirare ogni tipo di lancia, balestra, coltello ed armatura. Si passa poi alla visita alle residenze, di stile rinascimentale con camere da letto e studioli finemente decorati. La visita poi prosegue passando per il magnifico ed enorme salone dove, in uno studio adiacente, si trova un camino che ricorda tantissimo la Scala del Bovolo di Venezia (sarò di parte in quanto veneziana?) ?

Infine, il percorso di conclude passando per una corte interna che assomiglia proprio ad un piccolo campiello veneziano (c’è anche la vera da pozzo…ok sono di parte, nessun dubbio), fino ad approdare nelle buie cucine.
Maggiori info:www.castellodimonselice.it

P.S.: scesi di nuovo a livello del centro, buttate un occhio sulla Fontana della Chiesa di San Paolo (dove si trova anche un museo della città). Questa chiesa è stata progettata dal noto architetto Mario Botta. 

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