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Coronavirus – Quando il virus “infetta” il mio viaggio

il 2020: Correva l’anno del Coronavirus

Quando rientravo da Singapore, alcuni mesi fa, sorridevo di fronte agli scrupolosi addetti dell’aeroporto asiatico mentre mi sottoponevano al “termo-scanner” per accertare che non avessi una qualche malattia infettiva.
Chi l’avrebbe mai detto che questi aggeggi di cui non sapevo nemmeno l’esistenza di lì a poco sarebbero entrati prepotentemente nelle nostre vite per verificare se siamo o no portatori del temibile coronavirus.

È innegabile. Da quando è scoppiata questa orribile pandemia molto è cambiato e, anche sul tema “viaggi”, molti di noi si sono chiesti: che ne sarà del mio volo? Della mia prenotazione? Del mio pacchetto turistico?


Doverosa premessa

Da quando ho iniziato a scrivere questo articolo, le cose sono cambiate varie volte: quindi utilizzerò come data di partenza il 30 aprile 2020, lasciando stare le normative precedenti.

Le regole scritte, riscritte, modificate, reinterpretate sono tantissime, (se le stampassi disboscherei mezza della mia adorata Amazzonia), spesso poco chiare ed in continuo incessante cambiamento per cui ciò che scriverò ora, potrebbe non andare bene domani… lo avrete capito… tra autocertificazioni, decreti, ordinanze: ogni giorno cambia tutto. Proprio per questo, il mio consiglio spassionato è di consultare sempre sia il sito della vostra compagnia aerea, sia i siti ufficiali che sono più aggiornati (anche se non sempre comprensibili a chi non è “un tecnico”). Per esempio: Viaggiaresicuri.it
Lo scopo di questo articolo infatti è semplicemente quello di aiutare ad orientarvi, non di fornirvi una risposta certa e definitiva.


Che cosa succederà?

Ancora non si sa bene, si naviga a vista anche se pare che le compagnie aeree si stiano adoperando per introdurre delle misure che possano garantire la sicurezza nel trasporto. Gli interessi economici in gioco, diciamocelo, sono enormi, quindi credo che una soluzione si troverà….se poi sarà efficace….boh!


In caso di problemi a chi rivolgersi?

Da brava avvocatessa quale sono dovrei rispondervi: “ad un avvocato naturalmente”… 🙂
In realtà, potete rivolgervi in primo luogo e, mi raccomando tempestivamente , al “soggetto coinvolto” (ossia il vettore, il tour operator, l’agenzia di viaggi ed etc…), molto spesso ci sono dei semplici moduli da compilare già predisposti.
Esistono poi alcune associazioni che vi potranno dare informazioni e supporto nel caso abbiate difficoltà, ad esempio ad ottenere il rimborso….il web pullula letteralmente di associazioni!

Un ultimo suggerimento: Non sentitevi in “una botte di ferro” solo per il fatto di aver stipulato una polizza assicurativa in caso di cancellazione perché i fattori, soprattutto in questa situazione di emergenza/pandemia/forza maggiore possono essere molti..il Coronavirus è già stato classificato come evento eccezionale quindi, prima di spendere soldi, leggetevi bene bene le condizioni di polizza, le esclusioni e le delimitazioni onde evitare di stipulare un’assicurazione che poi non vi rimborsi nulla. Lo so che è una rottura di scatole ed è molto difficile barcamenarsi tra le varie clausole, ma questo è un principio che vale in generale.

 

Biglietti aerei e Covid

Aiuto: qui tra normativa europea, nazionale, codice civile e chi più ne ha più ne metta…non si capisce più niente! Vediamo ora cosa succede in alcune possibili ipotesi che potrebbero coinvolgere i voli aerei con la precisazione che, grazie od a causa della Legge del 24/04/2020 ogni certezza che potevate avere è venuta meno…ed infatti si mormora che proprio per questa nuova Legge, l’Italia rischi l’apertura di una procedura d’infrazione dall’Unione Europea…tanto poi…chi paga le bacchettate dell’UE siamo noi!


Cancellazione del volo da parte della compagnia aerea

Se è la compagnia aerea (vettore) a cancellare il volo avrete un diritto al rimborso in denaro o, in alternativa, un voucher per un nuovo biglietto….fino a qualche giorno fa, vi avrei detto che la scelta tra rimborso e voucher spettava a voi…e non perché lo dico io, ma esiste un Regolamento europeo che è una specie di testo sacro sui diritti dei passeggeri….ma L’Italia, come sempre, è originale e l’appena sfornata legge del 24 aprile del 2020, in poche parole, stabilisce che per i voli cancellati dall’11 marzo al 30 settembre 2020 per motivi legati al Covid-19, ad eccezione dei casi previsti dal comma 1 al comma 7 dell’art.88bis, il vettore (la compagnia aerea) può emettere un voucher di pari importo del prezzo del biglietto aereo, valido per un anno dall’emissione. Quindi, in sostanza, è la compagnia aerea a decidere se darvi un buono o rimborsarvi… e secondo voi, cosa sceglierà?


Cancellazione di solo una delle due tratte del mio volo di A/R

Nel caso in cui abbiate prenotato un volo di andata e ritorno e la compagnia cancelli uno delle due tratte, bisogna distinguere due ipotesi:
a) Se le due tratte fanno parte di un’unica prenotazione, la cancellazione di una delle due da parte del vettore vi darà il diritto ad ottenere il rimborso dell’intero biglietto.
b) Se invece le due tratte fanno parte di due prenotazioni diverse, in linea generale avrete il diritto al rimborso/voucher solo per la tratta cancellata….che fregatura!


E se invece sono costretto a non partire?

Ipotizziamo che io sia in isolamento fiduciario con sorveglianza attiva od addirittura affetto dal coronavirus. In quel caso allora avrò diritto a ricevere il rimborso in denaro o un voucher (da utilizzare entro un anno dall’emissione) a scelta del vettore.


Quanto tempo ho per rivolgermi alla compagnia?

Trenta giorni dalla cessazione della causa impeditiva (per esempio la quarantena), inviando una comunicazione (possibilmente scritta) ed allegando il titolo di viaggio (il biglietto per intenderci). La compagnia poi, dovrebbe procedere con il “rimborso” entro i successivi trenta giorni.


E se il Paese in cui devo andare non permette lo sbarco per causa del virus?

Allora si, avrete diritto al rimborso o voucher.


Se non me la sento più di partire perché ho paura del virus?

Allo stato attuale, il fatto che io non me la senta più di partire non mi da diritto al rimborso automatico del biglietto. Quindi, se rinunciate, a meno di non avere comprato il biglietto a tariffa flessibile o modificabile, rischierete di aver rimborsate solo le tasse aeroportuali, salvo diversa politica o sensibilità della compagnia.


Covid e pacchetti turistici

Anche se questo articolo è dedicato ai problemi che possono sorgere con i voli aerei, vi dico giusto che le regole in linea di massima sono simili.

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