Nepal: Viaggio in Mustang tra polvere e spiritualità
- 06 Aprile 2020
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Cos’è il Mustang e dove si trova
Così recita un antico proverbio anche se, forse, le cose non stanno più come un tempo ora che la monarchia è dissolta.
Nel camminare per ore, per giorni tra le montagne spazzate dal vento ed incendiate dal sole nell’aria cristallina e rarefatta, anche i visitatori sfavilleranno di sicuro come stelle.
Sperduto tra le montagne dell’Himalaya, il Mustang, regione del Nepal, era il regno proibito, noto a pochissimi e chiuso ai visitatori fino al 1992, quando fu aperto solo ad un piccolo numero di persone all’anno.
Cosa aspettarsi da un viaggio in Mustang
Il paesaggio, selvaggio, severo, quasi lunare, pian piano vi accompagna nel regno di Lo Manthang, municipalità rurale del Mustang. Lentamente lascerete dietro di voi l’Himalaya ed il massiccio dell’Annapurna, alto più di 8000 metri, camminando tra antichissimi templi e monasteri buddisti, tra piccole città fortificate, incontrando gli abitanti del posto e guardandovi intorno piano piano fino ad accorgervi che il Nepal si è trasformato in Tibet ed il presente si è fatto passato. Un passato antico, riverente ed ancestrale.
Il Mustang, dal tibetano Mun Tang, ossia “piana fertile” è faticoso, polveroso, spesso freddo e disagevole per l’altitudine in cui dovrete camminare (fino a 5.550 metri). Eppure, le bandierine colorate che pregano a centinaia nel vento, anche per te, sopra ogni passo di montagna, le persone che ti salutano con un sorriso ad ogni incontro, l’immensa valle che si apre ogni nuovo giorno davanti ai tuoi occhi, i muri colorati di ocra dove restano appoggiate da secoli migliaia di pietre scolpite e l’immensa spiritualità che impregna qualsiasi cosa e qualsiasi luogo… lasciano una profonda impronta nell’anima.
Ed è così che anche il piccolo Mustang e la sua gente hanno conquistato un posto speciale nei nostri cuori. ❤️