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Itinerario trekking tra le montagne del Mustang

In una valle lontana dietro le vette ghiacciate dell’Himalaya vive un Re d’altri tempi: il suo castello è di pietra e fango, i suoi tesori sono pecore e cavalli, i suoi guardiani sono mastini dal pelo nerissimo, il suo hobby è la caccia col falcone.
Ed ecco il viaggio per raggiungerlo.


Sbarcati con un qualsiasi volo di linea a Katmandu e visitata la capitale del Nepal (ne vale assolutamente la pena anche dopo il devastante terremoto), si parte in aereo od in jeep per la serena cittadina di Pokhara, adagiata ai piedi del Machapuchare e bagnata dalle acque di un lago sacro.
Qui per la prima volta si spalanca dinanzi ai nostri occhi la maestosa catena himalayana.

Se siete molto fortunati e le condizioni metereologiche sono dalla vostra la mattina, in una quotidiana finestra in cui il vento per poco si calma, vi imbarcherete su di un aeroplanino; con un volo tanto da brivido quanto meraviglioso, attraverserete una stretta e profonda valle tra le altissime pareti dell’Annapurna e del Dhaulagiri, arrivando fino a Jomsom, all’inizio dell’ampia valle spazzata dal vento del Kali Gandaki, un antico mare.
Troverete vitto e alloggio in una specie di taverna, campo base di varie spedizioni, sotto la siderale parete del Nilghiri.

Se avete mezza giornata di tempo, vi consiglio una visita al vicino paese di Marpha, la bianca città della mele.

Da qui parte il vostro viaggio a piedi: polvere, vento, freddo e sofferenza ma  occhi pieni di meraviglie.


Itinerario in Mustang

1° giorno:  Jomsom e Kagbeni;
2° giorno: Kagbeni e Chele;
3° giorno: Chele e Gelino;
4° giorno: Geling, Ghami e Charang;
5° giorno: Charang e Lo Manthang, capitale del regno; ai confini con la Cina chiude la valle del Mustang, meta del nostro viaggio.

Da qui poi inizia il ritorno:
6° giorno: Nel vostro giorno di riposo è altamente consigliabile una visita a cavallo al confine con la Cina visitando il Namgual Gompa e la suggestiva città cavernicola di Thingkhad;
7° giorno: Lo Manthang, Dhi e Yara;

Da Yara volendo si potrà fare un ulteriore giro diversificato che richiede, se avete fiato e siete acclimatati all’altitudine, al freddo ed al vento, altri 5 giorni e le cui tappe sono le seguenti:

  • Yara e Guinmaghati;
  • Guinmaghati e Baksi Kola;
  • Baksi Kola e laghi Damodar;
  • Damodar e Guinmaghati;
  • Guinmaghati e Yara;

8° giorno: Yara e Tangya;
9° giorno: Tangya e Tetang;
10° giorno: Tetang e Muktinat;
11° giorno: Muktinat è Jomsom.

A questo punto comprenderete che non si può conoscere il reale significato della parola vento finché non avrete camminato nel Mustang né della parola azzurro finché non ne avrete ammirato il suo cielo.

– Racconto di Lorenzo e Gianna, papà e mamma-


Immagini di un viaggio in Mustang

Ed ecco qualche foto di questo magnifico viaggio….

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