Newwave Media srl

Venezia: l’isola di Torcello e la leggenda del Ponte del Diavolo

Le leggende di Venezia

La storia di Venezia e delle sue isole è intrisa di racconti e misteri che si tramandano da generazioni ed in cui, il confine tra favola e realtà, è spesso piuttosto labile. Noi veneziani, siamo cresciuti ascoltando dai nostri nonni queste storie, stringendoci nelle nostre ginocchia di bambini e camminando velocemente mentre passavamo nei dintorni del terribile Casino degli Spiriti, del salumiere assassino di Riva de Biasio o nelle zone dove ancora aleggia il fantasma di Casanova.
E tra tutte le leggende ed i miti, c’è anche quella del “Ponte del Diavolo” nell’isola di Torcello.

Il ponte del Diavolo a Torcello

Il ponte del Diavolo, sulla strada principale di Torcello, è infatti un ponte insolito rispetto a quelli che siamo abituati a vedere a Venezia. Ha dei gradini molto distanziati l’uno dall’altro e soprattutto è privo di balaustra (come nell’antichità lo erano la maggior parte dei ponti veneziani)….in effetti, per chi non è abituato, fa un po’ effetto camminarci sopra.
Se poi pensiamo alla leggenda….

Il ponte del diavolo a Torcello

La leggenda del Demone e della strega di Torcello

Dovete sapere che tra Venezia ed Austria non correva buon sangue, anzi… tenete conto che la fiera ed orgogliosa Serenissima (Venezia) era stata invasa proprio da loro.
Ma al cuor non si comanda e così, un bel giorno, una bella donzella veneziana si innamorò perdutamente di un ufficiale austriaco e tra loro nacque una breve ma intensa storia d’amore. ❤️
Gli abitanti però disapprovavano fortemente la storia…. iniziarono quindi a diffondersi mormorii e dicerie fino al giorno in cui la giovane donna venne allontanata dalla famiglia. Al povero austriaco invece spettò una sorte peggiore ed un bel mattino fu “misteriosamente” trovato pugnalato a morte.
L’innamorata, distrutta dal dolore, decise allora di rivolgersi ad una stregona conosciuta in città per le sue capacità di mettere in comunicazione i vivi con le anime trapassate.
La maga, per fare incontrare i due innamorati, invocò uno dei demoni dell’al di là noto per nascondere sotto la sua lingua tre chiavi d’oro in grado di spalancare le porte del tempo e dello spazio.
L’appuntamento veniva quindi stabilito: il tutto sarebbe avvenuto la notte tra il 24 ed il 25 dicembre!
E così, la tanto attesa notte, giovane e maga si recarono al ponte dove, dall’altra parte, comparve un enorme ed oscuro diavolo che, sfilandosi da sotto la lingua una delle chiavi d’oro, la porse alla strega che la lanciò nell’acqua.
✨Come d’incanto ✨ il giovane ufficiale apparve ed i due innamorati, abbracciati, svanirono nella nebbia lagunare.
Si sa però che il diavolo non fa niente gratis e volle in cambio che la strega imprigionasse per lui sette anime di bambini cristiani, morti prima del battesimo.
Un contratto ben caro!
Ma il destino è più furbo del diavolo stesso e così, prima di poter adempiere al proprio obbligo, la strega morì di morte naturale lasciando il demone a bocca asciutta.
Da quella notte, ogni anno, il demone ritorna al ponte sotto le sembianze di un gatto nero nella vana illusione di ricevere le sette anime che gli spettano.

Altri riferimenti “demoniaci” nell’isola di Torcello

Nella magnifica basilica di Santa Maria Assunta a Torcello, si trova il celebre mosaico del Giudizio Universale, nel quale è possibile vedere Satana che tiene sulle ginocchia l’Anticristo, raffigurato come un bimbo che inganna appunto gli uomini con la sua falsa innocenza.
Sembra quindi, in fondo, che nell’isola di Torcello l’ombra del Demonio sia piuttosto radicata. ?

Visitando questo sito, acconsenti all'uso di cookie per fini comprendenti la pubblicità e l'analisi. Informazioni OK