Newwave Media srl

Cosa vedere a Bruges in Belgio

Lo confesso.
Se penso al Belgio penso alla birra… anche ai cioccolatini per carità… ma prima di tutto alla birra.
Ho vissuto circa sei mesi in Belgio, ad Anversa per l’esattezza, concedendomi varie gite fuori porta.
Il Belgio è uno di quei paesi piccoli, lì in disparte ed un po’ snobbati (non me ne vogliano i cari amici belgi), di cui si sa spesso poco.
Eppure, proprio in Belgio, ci sono alcuni paesini incantevoli che, se avrete occasione di visitare, sapranno stupirvi piacevolmente.

La mia tappa preferita? Direi Bruges (in francese) o Brugge (in fiammingo).


Bruges: la Venezia del Nord

Sarà forse perché la chiamano la “Venezia del nord” (insieme ad un’altra decina di città chiamate “Venezia del nord”), ma a me Bruges è piaciuta davvero molto.

Questo paesino, capitale delle Fiandre, con i suoi 115 mila abitanti circa ha in sé un po’ di Anversa ed un po’ di Amsterdam, ma con un’atmosfera più raccolta.
Iscritta nel patrimonio mondiale dell’Unesco, città più visitata del Belgio, la bellezza di questa cittadina sta nelle sue strade medievali, nei suoi canali e nella sua atmosfera tranquilla.
Il centro storico della città, caratterizzato da tante viuzze acciottolate, è circondato da un fossato ovale che ripercorre la linea delle antiche fortificazioni medievali.

Prediligendo la visita della città in sé rispetto alla visita dei suoi palazzi, a Bruges vi ho passato una bella giornata, spostandomi poi verso un altro piccolo gioiello del Belgio, ossia Liege.

 

Cosa vedere a Bruges: Itinerario

Il circuito classico e più bello prevede la visita del centro della città ed in particolare della Grand-Place, con il suo stile tipico delle Fiandre e con le sue altrettanto tipiche case, un tempo sedi delle corporazioni ora adibite a bar e ristoranti.

Sulla grande piazza, troneggia la sua bella torre-campanile Beffroi (Belfort), alta circa 83 metri e sulla quale è possibile montare, folla e quadricipiti permettendo visto che dovrete salire 366 gradini. In cima, si trova un impressionante cariollon meccanico con ben 47 campane, ancora in funzione ed un tempo utilizzato per organizzare la vita del borgo medievale. Vi troverete poi altre decorazioni più recenti, tra cui la scultura della Madonna in stile rinascimentale e l’arma con un leone belga.

Vicino, si trovano anche: la Basilique du Saint Sang di Bruge (Santo Sangue di Bruges), in parte del XII ed in parte del XV secolo, la quale parrebbe ospitare un frammento del tessuto utilizzato da Giuseppe d’Arimatea per asciugare il sangue di Cristo dopo la crocifissione.

Bella anche la Place du Bourg con i suoi edifici ornati d’oro, un tempo cuore amministrativo e religioso di Bruges e dove sorgeva anche un castello fortificato per proteggere il centro abitato dagli attacchi Vichinghi.

Non perdetevi il Palazzo Comunale di Bruges, lo Stadhuis, edificato tra il 1376 ed il 1421.  L’edificio, che dicono ricordare la struttura di un santuario, è imponente: ha infatti una netta pianta rettangolare, arricchita da torri angolari e da un tetto a spiovente. Da non perdere la Sala Gotica, con il suo soffitto a volta in legno di quercia ed i suoi affreschi murali neo gotici.

Gironzolando sempre per il centro storico, scattate una foto al Quasi Rosaire, uno degli angoli sicuramente più fotografati di Bruges.

Altra tappa che vale la pena vedere è il quartiere Béguinage. 
Patrimonio Unesco e datato XII secolo, è costituito da tante casette bianche allineate tra loro attorno ad un bel giardino alberato. Questo luogo, un tempo abitato dalle beghine di Bruges ora sostituite dalle monache del’Ordine di San Benedetto è luogo di pace e meditazione; infatti il suo portale settecentesco chiude i battenti alle 18.30 proteggendo le sue abitanti dai pericoli della notte. Il Beghinaggio di Bruges si trova giusto dietro al Lago dell’Amore ed è stato fondato dalla contessa delle Fiandre Margherita di Costantinopoli.

A Bruges in bici od in battello

Se avete voglia, potete noleggiare una biciletta (info sia in stazione, sia in Grand Place) e divertirvi a gironzolare non solo per il centro ma addentrandovi anche nelle stradine medievali meno frequentate e battute rispetto agli itinerari classici; così facendo, potrete respirare un po’ di atmosfera del passato ed ammirare (meteo permettendo) i giardini a bordo dei canali come il Langarei ed il Gouden Handrei, oppure gli antichi edifici come quelli del quartiere Sainte-Anne o la piazza Jan van Eickplein.

Lungo il canale Dijver, oltre ad esservi  un’altra piacevole passeggiata, è anche il punto da cui partono anche le imbarcazioni che effettuano il tour della città in stagione.


Le mura di Bruges e la porta di Kruispoort

Un tempo città fortificata, delle sua antiche mura non rimane molto. Tuttavia, sull’antico tracciato si estende un gradevole percorso di circa 9km, che costeggia per buona parte l’acqua.

Se ne avete voglia potrete anche vedere la porta di Kruispoort. Essa rappresenta una delle poche testimonianze dell’antica cinta muraria realizzata a difesa di Bruges nel 1297. L’imponente porta è situata nei pressi della chiesa di Jeruzalemkerk, del 1.400. Dalla parte della porta che si affaccia sul canale si trovano due grosse torri circolari mentre invece dal lato opposto ne vedrete due angolari ottagonali.

Visitare Bruges quando piove

Nella vostra organizzazione di un viaggio in Belgio, non potrete non prevedere alcune tappe ulteriori ed utili in caso di pioggia (non insolita, il clima belga non perdona). Vi confesso però che io sono stata fortunata: il clima non era dei migliori per carità, ma non pioveva per cui le tappe che vi propongo qui sotto le ho solo lette su carta senza visitarle personalmente.

  • il Muséè de la Frite: incredibile… un Museo sulle patatine fritte, pare l’unico al mondo.
  • L’Historium, sulla storia di Bruges raccontata in modo interattivo.
  • il Choco-Story (il nome già lo dice di cosa si tratta… eh si perché anche il cioccolato in Belgio ha una lunga storia).
  • Il Brouwerij De Halve Maan è l’unico birrificio presente oggi nel centro di Bruges, a Walplein, di oltre 20 conosciuti nel passato. Questa birra è rinomata sin dal 1564 anche se l’edificio dove oggi viene prodotta risale al 1856. Al di là della pioggia, una tappa a questa fabbrica di birra potrebbe essere interessante per capire un po’ meglio le tecniche di produzione e lavorazione del malto e del luppolo. Il tour guidato della fabbrica, che dura circa 45 minuti, termina sul tetto della fabbrica da dove potrete godere di un bel panorama della città (ovviamente non se piove).

Visitando questo sito, acconsenti all'uso di cookie per fini comprendenti la pubblicità e l'analisi. Informazioni OK