Itinerario di dieci giorni a Corfù – Grecia: cosa vedere
Cosa vedere nell’isola di Corfù in Grecia
Mare, mare, mare… sì ma non solo!
Corfù è un’isola lussureggiante, immersa nel verde, punteggiata di antichi ulivi e cipressi che si riversano a picco sulle sue bellissime scogliere. Ad eccezione del suo capoluogo Kerkyra con il suo centro storico Patrimonio Unesco e le sue fortezze, l’isola di Corfù non vanta siti archeologici come il Partenone, Delfi od altre meraviglie elleniche.
Quest’isola quindi vi affascinerà per le sue strade costiere e per il contrasto tra il blu del mare ed il verde degli alberi.
Il signore indiscusso di Kérkyra, ve ne accorgerete, è uno solo: l’ulivo. Ne vedrete di antichi, storti, plasmati dal tempo e dai venti, grandi e maestosi.
Quanto tempo stare a Corfù
Rispondere a questa domanda è sempre difficile. L’isola di Corfù è abbastanza grande, quindi rimanerci un solo giorno secondo me non avrebbe senso.
Anche due giorni sono pochi, a meno che non vogliate limitarvi a vedere un paio di cose essenziali senza godere delle sue belle spiagge.
Per quel che ci riguarda e proprio perchè per una volta avevamo voglia di farci una vacanza un po’ riposante godendoci mare e spiaggia, abbiamo deciso di visitare solo una parte dell’isola rimanendoci per ben dieci giorni di pace.
Itinerario in macchina dell’isola di Corfù
Atterrati nel capoluogo di Corfù Kerkyra e noleggiata un’auto direttamente in aeroporto, abbiamo percorso circa 200 chilometri verso nord, eseguendo una sorta di anello lungo la costa della durata appunto di 10 giorni.
Abbiamo optato per il Nord dell’Isola, tralasciando quindi il Sud per non essere costretti a correre troppo tra una meta e l’altra.
Ci sentiamo di confermare la scelta sia perché al nord abbiamo visto alcuni posti meravigliosi, sia perché proprio mentre eravamo lì, tutti ci hanno ribadito che il Nord è più bello (anche se più turistico).
Ecco il nostro itinerario: (alla fine dell’articolo trovate la versione interattiva).
Le tappe da non perdere a Corfù
Il nostro viaggio a Corfù come vi dicevo è durato dieci giorni. Quelle che vi propongo qui sotto sono alcune delle più belle tappe che abbiamo incontrato durante il nostro giro.
- Kerkyra (il capoluogo di Corfù);
- Sidari con i suoi meravigliosi Capo Drastris e Canal d’Amour;
- Paleokastritsa con le sue grotte ed il mare blu;
- Paleo Perithia, il villaggio abbandonato dei veneziani.
In questo articolo, vorrei raccontarvi proprio di queste tappe, cercando di fornirvi anche qualche dettaglio pratico.
1) Kerkyra (il capoluogo di Corfù)
Con il suo centro storico, considerato uno dei più belli della Grecia e patrimonio UNESCO, la città di Kerkya rappresenta una tappa imperdibile del vostro giro nell’isola di Corfù (anche perché verosimilmente ci passerete per forza). Per maggiori informazioni su cosa vedere a Kerkyra, leggete il nostro articolo cliccando qui.
2) Sidari – Canal d’Amour – Capo Drastis
Nel nord dell’isola di Corfù si trova una tappa che non potrete perdere. Nei pressi della piccola città di Sidari (città è una parola grossa), non perdetevi Capo/Cape Drastis ed il suo bel Canal d’Amour.
Sidari è una vera a propria cittadina improntata al turismo. Vi si trovano in sostanza solo boutiques di souvenir, tabernas e bar… niente di imperdibile quindi da un punto di vista architettonico o storico. Ciò nonostante, la bellezza di questo luogo risiede nei suoi paesaggi naturali, così belli da rendere questa tappa un must imperdibile della vostra visita di Corfù.
Il Canal d’Amour di Corfù
La leggenda vuole che le coppie che attraversano questo canale insieme rimarranno innamorate per sempre (pensateci bene quindi prima di attraversarlo in coppia).
Fatto sta che nel 2018 il tunnel originario è crollato a causa delle rocce friabili. La fragilità di questa pietra infatti, se da un lato permette la creazione di gallerie ed altre meraviglie geologiche, dall’altro le rende estremamente fragili. Nonostante il crollo, il passaggio nel canale è suggestivo ed è ancora presente un tunnel semi sommerso che è possibile attraversare a nuoto, salvo forti correnti od onde. E’ anche presente una piccola, anzi minuscola, spiaggetta … talmente affollata già dopo le 10 am da risultare claustrofobica secondo me. Quindi, se volete attraversare il canale in modo romantico, andate presto presto la mattina.
Nei dintorni, alcuni piacevoli percorsi panoramici.
Capo Drastis: come vederlo
Ci sono tre modi per visitare questo meraviglioso capo. Noi li abbiamo fatti tutti e tre.
A) Capo Drastis in barca
Uno dei modi di visitare Capo Drastis è via mare, per esempio noleggiando una barca. Ecco i principali noleggi di barca (per lo meno quelli che ho trovato io).
- Wave Boat: questo noleggio ha il vantaggio di avere più varietà in termini di tipi di barche; la benzina però non è inclusa, quindi verificatene sia all’inizio sia alla fine il consumo. Inoltre vi è la possibilità di noleggiare la barca per tutto il giorno (mentre molti noleggi sono limitati a mezza giornata).
- The yellow boat: qui la benzina è inclusa; il noleggio è un po’ più economico ma le barche si possono affittare per massimo tre ore. Se quindi volete fare il giro più lungo o sbarcare su qualche spiaggia, tre ore rischiano di essere poche.
Per maggiori informazioni sul noleggio barca a Corfù, clicca qui.
B) Capo Drastis a piedi
Oltrepassando il paesino di Sidari, qualche chilometro dopo e più precisamente nel villaggio di Pepoulades, troverete una pseudo-rotonda con un cartello per una strada sulla destra che vi porterà lungo una stradina fino ad alcuni punti panoramici spettacolari.
La stessa stradina prosegue poi a picco (l’ultimo tratto, oltre a non essere asfaltato ha anche dei sassi affioranti) fino a raggiungere una piccola ed affollatissima caletta da cui potrete calarvi in acqua. In sostanza non c’è parcheggio, quindi vi conviene andare a piedi, seppur non vi nego che trattasi di una sfacchinata.
C) Capo Drastis dal Sunset Bar – Long Beach
Infine, potrete osservare Capo Drastis anche dall’alto grazie a questo bellissimo punto panoramico. Andateci al tramonto, quando tutto il Capo si illumina di mille colori.
Tuttavia, dimenticate ogni romanticismo… il Sunset Bar è un locale estivo con musica a palla, cocktail e movida. Nei pressi, una tabernas stile greco.
Qual’è il modo migliore per visitare Capo Drastis
Io sono contenta di avere visto il Capo in tutti e tre i modi, perché ognuno è diverso. Forse, nel complesso e se disponente di un auto il migliore è quello a piedi. La vista è spettacolare e gratis, mentre il noleggio della barca ha comunque un certo costo.
3) PALEOKASTRITSA
Definita come una cittadina incantevole (io non ho avuto questa percezione) Paleokastritsa deve certamente la sua fama alla sua posizione. Situata infatti ad Ovest dell’isola, tra due impressionanti insenature e coste dirupate, ha alle sue spalle alcune colline verdeggianti ricoperte di antiche ulivi e cipressi.
La cittadina è piccola e la richiesta di alloggi è spesso maggiore rispetto all’offerta. Anche qui, quindi, è necessario prenotare in anticipo.
Come visitare Paleokastritsa
Trattandosi di una cittadina costiera potrete ovviamente visitare questa località sia via terra sia via mare. Tutto, in ogni caso, ruota intorno alla sua costa.
Paleokastritsa via terra
Gironzolando e crogiolandovi sulle sue belle spiagge. Non perdetevi inoltre il suo Monastero e ed il Panorama di Lakones.
Paleokastritsa via Mare
Visto che il punto forte di Paleokastritsa consiste nel vedere le sue coste soprattutto dal mare, se ne avete occasione vale assolutamente la pena visitare la zona anche via mare. Considerate anche che alcune bellissime spiagge (anzi, le più belle) della zona sono raggiungibili solo via barca.
- Noleggiare una barca (come abbiamo fatto noi). Se l’idea vi ispira ed avete qualche minima nozione marittima ve lo consiglio vivamente perché così potrete gestire voi le varie tappe e seguire i vostri tempi.
- Servizio taxi-boat: valida alternativa se non sapete e non volete noleggiare una barca. Il servizio taxi vi porta e vi riporta da e per le spiagge.
Cosa vedere a PALEOKASTRITSA:
A) Le spiagge più belle di Paleokastritsa
Platakia Beach
Minuscola spiaggia di sassi che si affaccia su di una piccola baia. Bella spiaggia per lo snorkeling. Rispetto ad altre spiagge non si trova quel continuo via-vai di barche e la folla di bagnanti è leggermente più contenuta.
AGLA TRIADA BEACH
Spiaggia mista di sassi e sabbia. C’è la possibilità di noleggiare delle sdraio (se ne trovate di disponibili).
AGIOS SPYRIDON BEACH E AGIOS PETROS
Queste due spiagge sono abbastanza ampie, rispetto alla media che si trova in zona.
Molto affollate e con tutti i confort principali, potrete trovare bancarelle, noleggio natanti e varie taverne.
Le spiagge si trovano ai piedi della salita che porta al monastero di Paleokastritsa. Ciò che rende queste spiagge meritevoli di una visita è la bella grotta, visibile già dalla prima delle due spiagge e raggiungibile facilmente a nuoto, con pedalò o kayak. Con quest’ultimo, potrete anche andare a visitare la grotta blu pagaiando per circa due chilometri in direzione del porto di Paleokastritsa. Evitate di andarci in caso di vento perché le correnti possono essere molto forti e pericolose.
B) Il MONASTERO DI PALEOKASTRITSA
Superate le spiagge di Agios Spyridon Beach e Agios Petros, attraverso una breve salita tra oleandri e bouganville, arriverete a questo bel monastero chiamato Panagià Theotokou.
Un gentile custode vi farà entrare (le donne devono evitare di presentarsi con minigonne o pantaloncini mozzafiato), per visitare questo tranquillo monastero dalla vista magnifica.
All’interno potrete visitare un minuscolo museo, una piccola chiesetta ortodossa ed alcuni giardinetti dove alcuni gatti pisolano assonnati.
Una volta usciti, un breve sentiero sulla destra vi porterà in cinque minuti ad una grande croce da cui si gode una vista magnifica.
Entrata gratuita.
C) PANORAMA DI LAKONES A PALEOKASTRITSA
Vista panoramica meravigliosa sulla baia. Lungo la strada (abbarbicata sulla collina), si trova un ristorante “Il Pozzo” che ci ispirava moltissimo per il panorama. Purtroppo però non c’era disponibilità per cui se ci andrete, diteci com’era… siamo rimasti incuriositi!
NOLEGGIO BARCA A PALEOKASTRITSA
Se desiderate uscire dall’affollata Paleokastritsa e vedere alcune grotte ed alcune spiagge raggiungibili solo via mare, l’opzione migliore è noleggiare la barca.
Noi abbiamo trascorso un’intera bellissima giornata in mare, spostandoci da una spiaggia all’altra. Il fondale è davvero molto profondo, quindi per raggiungere le spiagge dalle barche dovrete buttare l’ancora e farvi un tuffo.
Prima di prendere la barca, controllate le previsioni (onde e vento), se non volete rischiare di farvi venire il mar di mare.
Dove noleggiare la barca a PALEOKASTRITSA
- Michalas Boat Rentals: i più forniti e certamente quelli con più banchetti. Di conseguenza, prezzi un po’ più cari.
- Capitano Boat Rentals: La nostra scelta. (ex capitano di lungo corso che parla anche italiano). Sono i prezzi più economici che abbiamo trovato. Tel: 0030. 6986954992
- Dinos Boat Rentals.
4) Paleo Perthia
Allora, questa non è una tappa I M P E R D I B I L E. Tuttavia, se volete fare una pausa dal mare e dalla spiaggia, questa può essere un’opzione valida.
Paleo Perthia infatti è un piccolo villaggio sostanzialmente abbandonato, accoccolato sotto il Monte Pantokràtor (906 metri) tra le caldi valli dell’isola. Questo villaggio, originariamente abitato dai veneziani, dopo la Seconda Guerra Mondiale venne abbandonato in quanto i suoi abitanti preferirono spostarsi nei dintorni per fondare l’altrettanto piccolo agglomerato Néa Perithia.
Negli ultimi anni questo piccolo villaggio fantasma pare essere ritornato alla vita. Vi potrete trovare alcune taverne, un paio di negozi di souvenir ed un bed and breakfast. Il villaggio è carino (seppur in rovina) e piacevole per una passeggiata.
Una piccola nota: nell’entroterra fa caldissimo durante l’estate. Portatevi un cappellino e della protezione solare.
Come arrivare a Paleo Perthia
Tra la strada che porta alla spiaggia di Agios Spirìdonas e Kassìopi, un piccolo tracciato devia verso sinistra direzione montagne, passando poi per Loùtses.
Attenzione: Google Maps ci suggeriva un’altra strada che però nella realtà non esisteva. Se alloggiate nei dintorni chiedete magari qualche informazione prima di partire anche perché la strada non è delle migliori. Ci sono buche e qualche sasso.